La Challah è tornata!  Ho ripreso in mano mia vecchia ricetta – che risaliva al 2019! – e l’ho sistemata e aggiustata. Questa volta la Challah è venuta perfetta, in termini di gusto e consistenza…sull’intreccio, invece, c’è ancora da lavorare un pochino :P!

La Challah è un pane di origine ebraica, che caratterizza lo shabbat e le feste ebraiche, da impastare rigorosamente senza latte e senza burro. Ricorda molto un Panbrioche ma è molto più “light” e meno dolce.

Per gli intrecci, i social sono pieni zeppi di video di come intrecciare la Challah…vi consiglio di cercarne uno semplice, tipo questo.

Challah con lievito madre: impasto e lievitazione

Per la Challah con lievito madre, inizio miscelando in una ciotola le uova con lo zucchero, l’acqua, il miele e il lievito madre (io ho usato il licoli ma si può utilizzare la pasta madre, nella stessa quantità). In ultimo ho aggiunto l’olio di semi di arachidi e ho dato una bella mescolata con la mia frusta danese, ottima aiutante per questo genere di lavori.

Quando il composto liquido è abbastanza omogeneo, aggiungo la farina: non tutta in una volta ma man mano, continuando a mescolare con la frusta. Il composto inizia a farsi sempre piu denso e solido, inizio allora ad impastare a mano, continuando ad aggiungere farina un pugno alla volta. Così facendo ho il controllo della massa e della consistenza, senza rischiare poi di avere un impasto troppo asciutto.

Mi fermo quando la massa è morbida ma non più appiccicosa (faccio delle brevi pause tra un’impastata e l’altra, cosi da evitare di scaldarla e valutare esattamente il grado di assorbimento della farina). Lavo le mani, faccio 5 minuti di pausa e aggiungo poi il sale, impastando nuovamente fino al completo assorbimento.

Lascio riposare l’impasto in ciotola, a t.a., per 40 minuti, quindi faccio un giro di pieghe di rinforzo e lascio nuovamente a t.a per altre 4 ore (io avevo 26gradi in casa, se la temperatura è inferiore aumento questa prima lievitazione di un’altra ora almeno). Sposto poi l’impasto in frigo, dove lo lascio maturare per minimo 8 massimo 15 ore. In questo tempo non si deve gonfiare, altrimenti significa che il frigo ha una temperatura troppo alta!

Challah con lievito madre: seconda lievitazione e formatura

Passate le ore di maturazione al freddo, tolgo la massa dal frigo e la lascio a t.a. per almeno un paio di ore.

La ribalto sul piano di lavoro infarinato e divido in 4 pezzi di uguale peso, che formo poi a pallina. Lascio le palline a riposare sul piano per 15 minuti, poi con un matterello le stendo di forma ovale-allungato e le arrotolo su se stesse a salsicciotto, per il lato lungo. Ne ricavo così 4 salsicciotti corti, che vado poi ad allungare, continuando a rotolarli a mano sul piano di lavoro. Voglio raggiungere una lunghezza di almeno 40cm, cosi da avere una bella Challah lunga!

Quando i 4 salsicciotti sono pronti, li intreccio a piacimento. Trasferisco poi la Challah su una teglia e la chiudo in un sacchetto di plastica (metodo palloncino). Qui lievita nuovamente, a t.a., fino al completo raddoppio.
(NB: le tempistiche dipendono dalle temperature! Più è caldo e meno tempo ci vuole).

Challah con lievito madre: cottura e conservazione

Quando la Challah con lievito madre è pronta per essere cotta, la spennello con un po’ di tuorlo d’uovo sbattuto e inserisco in forno preriscaldato a 220gradi, statico. Faccio cuocere per 15 minuti a questa temperatura, quando inizia a scurirsi troppo, copro con un foglio di alluminio e abbasso a 200gradi, terminando la cottura per altri 15-20 minuti.
Attenzione a non cuocerla troppo a lungo, o con forno troppo caldo, o diventerà secca e dura!

Sforno e lascio raffreddare prima di affettarla! Si conserva per 3 giorni in un sacchetto di plastica alimentare se la vogliamo tenere morbida, oppure in un sacchetto di carta se la preferiamo più secca, da tostare. In alternativa si congela in freezer.