Eccola, è lei la seconda Ricetta Natalizia!

Dopo i Cardamom Buns, restiamo sempre in Svezia con i Gatti di Santa Lucia: delle piccole delizie dolci all’aroma di zafferano. Semplicissimi da fare, si possono preparare anche con i bambini!
Il vero nome sarebbe Lussekatter, nascono dalla tradizione di celebrare la Santa protettrice della vista (Santa Lucia, appunto) e portatrice di luce, che si celebra il 13 dicembre, il giorno più buio dell’anno. Ecco spiegato il motivo del loro colore così luminoso.
Un’altra leggenda, invece, attribuisce l’etimologia del nome a Lucifero e ai gatti. Secondo una credenza popolare tedesca, infatti, il diavolo con sembianze di un gatto spaventava i bambini e Gesù li proteggeva donando loro dolcetti che con il loro particolare colore luminoso avrebbero allontanato Lucifero. Da qui, l’inconfondibile forma a S, tipica della coda del gatto.

La ricetta originale li vuole più simili a una pastafrolla, io invece li ho trasformati in soffici panini gonfi.
Una volta sfornati si conservano in un sacchetto di plastica per 3-4 giorni e possono quindi essere regalati, magari proprio il giorno di Santa Lucia, per chi la festeggia.

In un pentolino scaldo il latte con lo zafferano. Quando il latte è ben caldo lo tolgo dal fornello e lo lascio tornare a temperatura ambiente. Mi regolo provando a inserirvi la punta del mignolo: se non sento più caldo allora posso utilizzarlo.

In una ciotola, con una frusta o una forchetta, miscelo lo yogurt (a t.a.), il miele, lo zucchero, il sale e il licoli attivo. Aggiungo poi il latte allo zafferano e mescolo il tutto. Aggiungo la farina, tutta in una volta e inizio ad impastare. Ci vorrà qualche minuto per raggiungere la consistenza di un impasto incordato.
Io impastando a mano ci ho messo circa 6-8 minuti e, nel caso in cui l’impasto risultasse troppo appiccicoso, ho aggiunto un pugno di farina. Il risultato deve essere una bella palla omogenea che si stacca agilmente dalla ciotola. Quando sono a questo punto mi fermo e lascio riposare l’impasto per 10 minuti in ciotola, con coperchio.

Poi aggiungo il burro a pomata in due momenti. Impasto inglobando bene la prima metà e solo successivamente inglobo la seconda. Questo perchè voglio evitare di avere di surriscaldare l’impasto.

Al termine di tutta questa fase di impasto, quando sono certa della mia consistenza finale, lascio riposare l’impasto in ciotola con coperchio per 30 minuti e eseguo poi due giri di pieghe di rinforzo a distanza di 30 minuti l’una dall’altra.
Terminato l’ultimo giro, lascio lievitare in ciotola nel forno, con la lucina accesa, per 4 ore circa. Così facendo velocizzo il processo di lievitazione garantendo una temperatura costante di circa 26°C (questo perchè ho iniziato il processo nel tardo pomeriggio e voglio formare i panini prima di andare a letto così da farli maturare in frigo tutta la notte e cuocerli il giorno dopo).

Passate le ore di lievitazione, l’impasto non sarà ancora raddoppiato ma sicuramente lo troverete cresciuto.


Lo ribalto sul piano di lavoro leggermente infarinato e, con una spatola, porziono in 12.
Formo dei salsicciotti lunghi circa 30cm che arrotolo in senso opposto partendo dalle due estremità, arrivando a formare una bella S. Li dispongo su una teglia con carta forno, ben distanziati tra loro e inserisco 2 uvette al centro di ogni rotolino della S.

Inserisco la teglia all’interno di un sacchetto di plastica e la metto in frigorifero per tutta la notte.
La mattina successiva estraggo da frigo e lascio acclimatare per circa 2-3 ore, dopo di che cuocio in forno già caldo a 200°C per circa 20 minuti.

Vanno tenuti controllati durante la cottura! Bisogna fare attenzione che non si scuriscano e che non diventino duri. Devono restare soffici e belli gialli.

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