Qualche tempo fa avevo acquistato 2 sacchetti di farina di segale dal mio mulino preferito (Mulino Marino).

  • 1kg di segale integrale
  • 1kg di segale bianca

entrambe rigorosamente italiane e biologiche.
La segale mi ha sempre “spaventata” perchè non è facile da maneggiare, ha una consistenza poco simpatica e se si idrata troppo c’è il rischio di buttare via tutto. Di contro, invece, ha tanti aspetti positivi: altamente digeribile, poco glutine, il pane si conserva per parecchi giorni restando sempre leggermente umido. E il sapore…bhe quello deve piacere!

Così ecco qui il mio primo test 100% segale con prefermento di segale. Un pan bauletto compatto ma ben cotto, ottimo per la colazione, dal sapore incredibile.

La prossima volta da provare con l’aggiunta dei semi (zucca, girasole e lino) come il vero rugbrød danese.

La sera prima di impastare preparo il mio prefermento, miscelando il licoli attivo, l’acqua e la farina di segale integrale.
Lascio riposare coperto, a temperatura ambiente, per tutta la notte.

 

La mattina successiva lo troverò quasi raddoppiato di volume, con qualche bollicina. Lo trasferisco in una ciotola capiente e lo faccio dissolvere nell’acqua a temperatura ambiente, aggiungendo poi le farine e il sale. Mescolo il tutto con la spatola, facendo attenzione che tutta la farina si idrati bene e non restino grumi secchi.

Copro la ciotola e lascio lievitare a temperatura ambiente per 2 ore e mezza, intanto metto un filo di olio nello stampo e spolvero con la farina.

Passata la prima lievitazione rovescio il mio impasto nello stampo, livellando la superficie con la spatola e sbattendolo un paio di volte così da far scoppiare eventuali bolle d’aria all’interno. Copro lo stampo con della pellicola (io lo ho inserito direttamente in un sacchetto di plastica a chiusura ermetica) e lo lascio lievitare a temperatura ambiente per altre 4 ore.

Se scegliete uno stampo troppo piccolo può capitare (a me è successo) che vi ritroviate l’impasto appiccicato alla pellicola. Durante la seconda lievitazione, infatti, è previsto un aumento di volume – non raddoppio. Il mio consiglio è quindi di lasciare almeno 5-6 cm dal bordo dello stampo.

Terminata la lievitazione, accendo il forno a 200°C e quando arriva a temperatura inforno. Lascio cuocere per i primi 20 minuti, poi abbasso a 170°C e finisco la cottura per altri 20 minuti. Non aspettatevi un’esplosione di volume come per gli altri pani! La segale si alza di poco in cottura.

Una volta sfornato, cercate di estrarlo dallo stampo lasciandolo raffreddare completamente per almeno 10h. Il pane resterà leggermente umido, specialmente i primi giorni. Conservatelo in un sacchetto di carta e affettatelo al momento.