Pane semi integrale con farina Tipo 2 Buratto
Una delle prime ricette pubblicate sul mio blog è stata proprio il pane semi integrale. Un pane semplice, un pane “base”, di quelli ideali per chi è alle prime armi. E’ il pane che faccio fare durante i miei Workshop di Panificazione casalinga, proprio perchè è stato per me la base.
L’avrò sfornato ormai un centinaio di volte, le dosi e le tempistiche le conosco a memoria, in ogni stagione, con ogni temperatura. Ovviamente le farine fanno la differenze, ma anche quelle non sono cambiate molto. Quando mi trovo bene con un fornitore cambio raramente. Ogni tanto sì, assaggio e provo qualcosa di buono, ma per questo pane vado sempre sul sicuro con le solite farine Mulino Marino.
La sfida è stata rifarlo, in questi giorni di reclusione causa Corona Virus, in assenza di farina di grano tenero 0. Non perchè sia rimasta sfornita, ma perchè la conservo per i rinfreschi del mio lievito madre.Quindi è corsa in soccorso la farina di grano tenero Tipo 2 Buratto, macinata a pietra, W260.
Pane semi integrale con farina Tipo 2 Buratto: impasto e lievitazione
Comincio con l’autolisi miscelando acqua e farina senza impastare troppo. Lascio riposare 20 minuti in ciotola con coperchio, poi aggiungo il lievito madre (pasta madre o licoli) al raddoppio e impasto. Quando è ben inglobato, inserisco il sale fino con qualche grammo (5-10) di acqua per aiutarmi a dissolverlo meglio.
Impasto a mano bene, per almeno 5 minuti, intervallando da qualche pausa di 1 minuto per non stressare troppo l’impasto. Quando l’impasto è ben incordato faccio una palla e lascio sul piano di lavoro, coperto dalla ciotola.
Dopo 20 minuti di relax, faccio un primo giro di pieghe di rinforzo, che vado a ripetere per 2 o 3 volte, a distanza di circa 30 minuti, nelle prime 2 ore di lievitazione, lasciando l’impasto sempre sul piano di lavoro (o in ciotola) coperto.
Al termine dell’ultimo giro, trasferisco il mio impasto in un contenitore con un filo d’olio e lascio lievitare a temperatura ambiente (22°C) per altre 3 ore.
Al termine della prima lievitazione a t.a., ribalto l’impasto sul piano di lavoro e formo la pagnotta. La trasferisco nel cestino di lievitazione ben spolverato di farina e, dopo 15 minuti, inserisco il cestino nel frigorifero.
Qui staziona minimo 8, massimo 20 ore.
Pane semi integrale con farina Tipo 2 Buratto: cottura
Accendo il forno alla massima temperatura (io 250°C) statico e inserisco la pentola di ghisa. Attendo che il tutto sia a temperatura e poi ribalto la pagnotta in pentola, incido, e inforno.
Con questa pezzatura, nel mio forno, cuoce per 20 minuti col coperchio, poi scopro e lascio cuocere altri 20 minuti abbassando a 200°C.
Qui sotto degli esempi di pagnotte realizzate con questa stessa ricetta e diversa gestione della lievitazione (più o meno ore fuori e dentro il frigo, a seconda degli impegni quotidiani).
Il risultato NON è MAI UGUALE, basta variare la temperatura, le ore di lievitazione, la quantità di acqua, e ogni volta di ottiene un pane diverso. A dimostrazione del fatto che gli aspetti ta tenere in considerazione, nella panificazione con lievito madre, sono moltissimi e non sempre controllabili (in ambito domestico).
Elena complimenti, mi sono imbattuto nel tuo sito da poco, che devo dire bellissimo e ben fatto con foto veramente accattivanti.
Da poco ho iniziato a fare il pane con lievito madre (ai tempi del coronavirus il tempo a disposizione è tanto purtroppo), ancora sto sperimentando le varie tecniche…
Domani vorrei provare a fare questa splendida ricetta visto che sono amante del pane integrale, vorrei farti una domanda, affinchè il pane cresca come quello in foto, sono fondamentali cestino di lievitazione e pentola in ghisa per la cottura?
Al momento ne sono sprovvisto e non vorrei fosse questo il motivo per cui il mio pane risulta sempre un po’ pesante… lievitato si ma con all’interno la mollica sempre un po’ troppo umida e compatta (seppure siano presenti le alveolature).
Ciao e complimenti ancora, spero di “rubarti” tante altre ricette in futuro!
Ciao Stefano, grazie! Sì…sono entrambi fondamentali.
Buon pane 😉
Ciao
Mi chiamo Paolo e sono un appassionato di panificazione e pizza, a parte farti i complimenti per la realizzazione volevo chiederti se per le decorazioni con spolvero di farina sul top impieghi farina di riso.
Grazie
Ciao Paolo, grazie! no, io utilizzo della banalissima farina 0 🙂
Ciao Elena!! Da quando tiriamo fuori l’impasto dal frigo a quando lo mettiamo in forno, quanto tempo deve passare? Se non ho la pentola di ghisa, tempo e temperatura in forno cambiano?
Grazie mille e Buonissima Giornata
Ciao Sabry, nel mio metodo di gestione della lievitazione, si fa frigo-forno. Senza pentola cambia tutto e dipende molto dal tuo forno. Fai dei test e valuta tu tempistiche e temperature!
Ciao elena posso chiederti dei trucchi per far risultare la mollica ben asciutta? Perché mi viene leggermente gnucca e umida, dipende da quanta acqua metto nell’impasto o è questione di cottura/ umidità in forno ? Intanto continuo a sperimentare, grazie per tutte le ricette
Ciao Elena,
Ho appena scoperto la tua pagina perché finora ho panificato a Londra e cercavo ricette inglesi.
Ho visto che parli della farina semi-integrale Mulino Marino. Siccome ne ho comprato un sacco da 5 kg pensando fosse farina bianca (🙈) mi piacerebbe sapere da te se posso usare la farina semi-integrale Mulino Marino per fare una pagnotta con la mia pasta madre fatta di farina di segale. Che quantità uso? Posso seguire la ricetta che proponi con la farina Buratto? Grazie mille per il consiglio!
Beatrice
Ciao Beatrice, e benvenuta! Certamente..che farina hai del Mulino Marino semi-integrale? La Setaccio?
Se così la puoi usare tranquillamente seguendo esattamente questa ricetta…il mio lievito però non è di segale, quindi il sapore del tuo pane potrebbe essere diverso e leggermente più acidulo a seconda di come gestisci il tuo lievito.
Per approfondimenti e dettagli sul lievito, ti rimando al mio libro o a uno dei miei Workshop Online 😉
Fammi sapere 😉
Ciao Elena,
Grazie mille per la risposta!
Si è la Setaccio.
Magari proverò facendo una nuova pasta madre con la stessa farina per vedere la differenza. Ho sfornato la pagnotta e non è per niente male, meglio di quanto pensassi nonostante non abbia una pentola adatta, uso una pirofila di pirex con coperchio. Anche il mio forno credo non sia un granché…
Gioie e dolori del percorso di educazione alla panificazione 😁
Buon fine settimana,
Bea
Si puo utilizzare planetaria.?
Certo, io non la possiedo ma per quasi tutte le ricette puoi utilizzarla!
Cara Elena ho provato in tutti i modi con pentola e senza gli alveoli come li hai tu non vengono con questa idratazione e con quella percentuale di farine ed ho le stesse farine che usi tu la pasta madre che ho che rinfresco due volte prima dell’impasto con buratto per caso usi un po’ di lb?
Aiutami grazie
Ciao Emma,
perchè dovrei aver messo il lievito di birra? Solo perchè a te non viene identico? Che brutta cosa da insinuare…soprattutto se mi segui da tempo e sai che il lievito di birra non lo utilizzo PER SCELTA.
La panificazione con lievito madre ha tantissime variabili da tenere in considerazione: ad esempio, già solo la tua gestione del lievito madre è diversa dalla mia, motivo per il quale probabilmente non riesci ad ottenere lo stesso mio risultato.
Ma il nocciolo della questione è proprio questo: perchè dovrebbe essere identico al mio se lo hai fatto tu, a casa tua, col tuo lievito, il tuo forno e le tue mani? La soddisfazione dovrebbe provenire da questo..non dal numero di alveoli in più o in meno 😉
Spero tu abbia capito il mio punto di vista…se poi ti interessa approfondire il processo e capire come eseguire una panificazione tecnica per ottenere più alveoli, allora per quello ci sono i miei Workshop!
Ho capito perfettamente e ti chiedo scusa se ho provocato questa tua reazione ma pensavo ad una lievitazione mista che molti fanno.
Comunque se fai un corso estivo ci sarò
Grazie mille
Ciao Elena, complimenti per il tuo blog, questa ricetta è diventata la mia base per panificare con farina 2 in pentola di ghisa. Spesso in aggiunta io dopo le pieghe faccio un passaggio in più: una laminazione dell’impasto con aggiunta di semi vari.
Ciao Simone, piacere di conoscerti e grazie! Sono felice che il mio pane semintegrale quotidiano abbia conquistato anche te 😉
Ciao Elena, finito il tempo di cottura, lo lascio raffreddare nella pentola oppure lo faccio raffreddare in un telo?
Grazie e complimenti
Ciao Graziana, in nessuno dei due! Il pane raffredda su una gratella per 8-10h…poi si sposta nel sacchetto!